Tentazioni da rientro


I negozi sono già pieni di dolcevita, giacche e cappotti e, anche se la temperatura è pienamente estiva, mi viene voglia di fare rifornimento di maglioncini colorati. Questo è il periodo dell'anno in cui è ancora talmente caldo che ti sembra impossibile che l'inverno sarà così freddo e ti illudi di nuovo che un lupetto col collo alto ma che lascia scoperto l'ombelico sarà sufficiente a riscaldarti quando fuori c'è la neve (del resto non è così nei film?).
Restando in tema di tentazioni fuori stagione, pochi giorni dopo il mio rientro in città, stavo facendo un giro in centro. Ho imboccato un vicolo stretto, dove per far posto alle macchine che, in virtù di qualche strana legge municipale circolano anche lì, mi sono dovuta appiattire contro un muro e procedere a mò di granchio in posizione verticale. E chi vedo spuntare, appiattito contro lo stesso muro ma in direzione opposta, cioè venire verso di me? Piergiorgio, il mio ex fidanzato. Quello che ho deciso di mollare per l'ennesima volta proprio prima di partire per le vacanze Quello che, ho giurato a me stessa, non può essere definito l'uomo per me. Ci siamo ritrovati praticamente a sbattere contro.
Appena mi ha vista, il suo sguardo ha viaggiato sull'intera mia lunghezza (che, vabbè, è molto relativa). E il suo primo commento è stato proprio sul mio vestiario:
"Ti stai trasformando! Cos'è, hai rivoluzionato il tuo guardaroba?".
Abbiamo parlato per un'ora intera in quel vicolo, ancora schiacciati contro il muro, incuranti delle macchine che passavano, e quando mi ha chiesto di uscire di nuovo è stato come se, in fondo, me l'aspettassi.
Siamo usciti la sera stessa (in barba alle Regole, in particolare alla regola del preavviso di tre-quattro giorni), e il giorno dopo e quello dopo ancora.
Il problema di frequentare di nuovo Pietro è che la sua presenza mi attira e mi inquieta al tempo stesso. Il solito, antico circolo vizioso. Così, sono uscita allo scoperto:
"Senti, io voglio prendermi quella distanza che non sono mai riuscita a prendere con te. Vorrei che ricominciassimo da capo, come amici. Sì, lo so che suona un po' ridicolo. Diciamo come due che escono insieme per le prime volte, con la differenza che noi ci conosciamo già. Come i nostri problemi, ad esempio: entrambi li conosciamo bene. Però, al tempo stesso, ci sono anche tante cose che non conosciamo l'uno dell'altro, e forse è ora di esplorare quelle".
Potevo vedere la titubanza mentre guidava accanto a me, l'espressione di chi sta ponderando le parole che gli sono appena state rivolte.
Ma, a onore del vero, abbiamo passato quattro giorni magici, con il gusto pieno di stare insieme e il collante della voglia di cercarsi.
Niente sesso, questo l'ho imposto io. Lui ha avuto grande rispetto di me e della mia decisione. E' stato molto dolce, in un modo che non gli avevo mai visto (forse prima non gliel'avevo mai permesso?).
Ho smesso di tenere la linea dura, di dimostrare la mia indipendenza da lui, di separare a tutti i costi le nostre vite. L'ho ascoltato ogni volta che parlava, mi sono abbandonata alla felicità di passare il tempo con lui, di dividere le piccole abitudini quotidiane. In qualche modo, sono stata la sua donna. Non gli ho nascosto debolezze e stati d'animo. Ed è andata a gonfie vele.
A questo punto mi chiedo, quando è che una storia è veramente finita? Avrei giurato che questa relazione fosse arrivata all'inderogabile parola 'fine', e invece eccoci qua, in questo strano ritrovamento. Potrebbe essere la volta buona, oppure no. Non è importante. Ciò che conta è il modo in cui, per la prima volta dopo tanti mesi, siamo riusciti a stare insieme. Ciò che conta sono le sensazioni, la felicità che ho provato nell'avere vicino un uomo, guardarlo e trovarlo così bello, lasciare che mi coccoli e si prenda cura di me, stargli vicino perchè lui lo desidera; rispettarlo e ascoltarlo. Da quanto tempo non mi succedeva!
Intanto io continuo a fare le mie cose, a lavorare, ad allenarmi.
Tra poco sarà inverno.

Foto: TwinkleArora1989, Pixabay

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